Tecnologia da indossare giovedì 9 febbraio, dalle ore 18.30 alle 20.30, nell’Aula Magna Regina della John Cabot University, in via della Lungara 233, Trastevere. Combinare scienza, tecnologia e design per garantire il benessere delle donne con un approccio innovativo, superando anche atavici tabù. Se ne parlerà nel corso della conferenza che terrà Giulia Tomasello, interaction designer.
Tecnologia indossabile: il dibattito
«Sarà una opportunità per interrogarci e dibattere sulle prospettive presenti e future di cambiamento che riguardano le biotecnologie e le “tecnologie indossabili” per de-stigmatizzare i tabù legati al corpo delle donne. Dobbiamo iniziare a immaginare se e come vogliamo che le innovazioni entrino a far parte di tutti gli aspetti della nostra vita, anche i più intimi», ha spiegato Donatella Della Ratta, docente di Comunicazione della John Cabot University, organizzatrice dell’evento.
Ciclo “Digital Delights and Disturbances”
L’evento è organizzato dal Dipartimento di Comunicazione della JCU, nell’ambito del ciclo “Digital Delights and Disturbances”, incentrato su una serie di incontri con ospiti internazionali per una lettura critica delle tecnologie digitali. Giulia Tomasello è una interaction designer che combina biotecnologia e wearable technology per offrire una nuova conoscenza del benessere e della cura intima femminile. Co-fondatrice di ALMA, per il suo lavoro multidisciplinare ha ricevuto riconoscimenti a livello europeo e internazionale, come il World Omosiroi Japanese Award nel 2020 e il premio STARTS nel 2018.
Piattaforma Coded Biophilia
“Coded Biophilia” è la sua piattaforma didattica, progettata per apprendere le basi dei soft wearables. Attualmente, Giulia Tomasello è Visiting Lecturer presso diverse università italiane ed europee, come il Politecnico di Milano, il Royal College of Arts di Londra e la Kunstuniversität di Linz.