Il convegno Movimento per la Salute promosso da ANIF

Il convegno “Movimento per la Salute: La prescrizione dell’esercizio fisico strutturato come farmaco”, promosso ed organizzato da ANIF (Associazione Italiana Impianti sportivi e Fitness) del Presidente Giampaolo Duregon, ha coinvolto in un tavolo sinergico il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, il Ministro della Salute Orazio Schillaci, rappresentato dal Capo di Gabinetto del Ministero della Salute Marco Mattei, il Presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana Maurizio Casasco, il Responsabile Scientifico della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) Walter Marrocco, il Responsabile Sanitario della Scuderia Ferrari e MEDEX – Medicine&Exercise Alessandro Biffi, il Presidente CISM (Comitato Italiano Scienze Motorie) Daniele Iacò , il Direttore della Wellness Foundation Federica Alberti.

Nel convegno il ruolo che potrà svolgere la pratica sportiva

Nel corso del seguito dibattito sono stati sviscerati, sotto tutte le angolazioni, i temi legati al ruolo fondamentale che la pratica sportiva potrà svolgere e rappresentare nel prossimo futuro, grazie all’interazione fra tutti i soggetti coinvolti e, che per la prima volta si sono trovati insieme a discutere e a sviscerare l’argomento. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, la sedentarietà è causa del 9% delle malattie cardiovascolari, dell’11% dei casi di diabete di tipo 2, del 16% dei casi di tumore al seno e del 16% dei casi di tumore al colon-retto. I sedentari sono il 35,2% e l’Italia è tra i Paesi europei con i livelli più alti di obesità tra i bambini di 7-8 anni.

Obiettivo arrivare in media OCSE

Se la pratica sportiva arrivasse ad essere in media OCSE, l’Italia risparmierebbe circa 32,5 miliardi nel periodo 2022-2050. L’Osservatorio Valore Sport ha quantificato in 3,8 miliardi di euro il costo sanitario annuo della sedentarietà in Italia, inteso come somma di costi diretti e indiretti, con un’incidenza sul totale della spesa sanitaria pubblica e privata del Paese pari all’1,7%. L’importanza quindi di promuovere l’esercizio fisico diventa prioritario per il nostro Paese e bisogna necessariamente avere un piano d’azione che coinvolga sia le Istituzioni che i professionisti e che possa innescare un processo di educazione ai cittadini ad un nuovo approccio all’esercizio fisico.

Modifica della Costituzione

Grazie anche alla modifica, approvata all‘unanimità, dell’art. 33 della Costituzione che ha introdotto il nuovo comma “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme” siamo certi che questo sia il momento di passare ad adottare politiche nazionali che incentivano uno stile di vita sano e attivo.

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