Eduardo De Crescenzo in “Avvenne a Napoli” alla Casa del Jazz il 9 luglio

Domenica 9 luglio, in Prima a Roma “Avvenne a Napoli” Passione per voce e piano, lo spettacolo che segna il ritorno di un grande artista

come Eduardo De Crescenzo, accompagnato da Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, alla Casa del Jazz il 9 luglio.

IL CANTANTE INTERPRETA LA CANZONE NAPOLETANA DEL PERIODO TRA IL 1800 E IL 1950

Eduardo De Crescenzo, dopo le interpretazioni poetiche degli chansonniers italiani e napoletani che a inizio del XX secolo s’ispirarono all’esistenzialismo francese, il cimentarsi nel ritmo serrato del vocalizzo scat scoperto nell’adolescenza nei locali americani sul porto di Napoli, le suggestioni del Mediterraneo ispirate dai vicoli della sua città, interpreta per la prima volta la Canzone Classica Napoletana del periodo tra il 1800 e il 1950. Fenesta vascia, Era de maggio, Luna nova, ‘A vucchella, I’ te vurria vasa’, Uocchie c’arraggiunate, Voce ‘e notte, Passione, Serenata napulitana, Silenzio cantatore, Maria Mari’… sono perle del repertorio che ha contribuito all’evoluzione della sua personalità musicale in quello stile “unico” che lo rende un artista riconoscibile, un napoletano riconoscibile. 

Un progetto per raccontare alle nuove generazioni un miracolo

che avvenne a Napoli, quando musicisti pregevoli e grandi poeti intrecciarono i loro talenti e la canzone si fece “Arte”, quando inventarono la “forma canzone” così come la pratichiamo ancora oggi, dove si evidenzia la figura “dell’interprete” su quella del “cantante”.

Regina di questa serata la fisarmonica di Eduardo, che da sempre

ispira il suo canto, strumento che diventò popolarissimo in quel tempo,

a suggellare l’enorme successo di quella “Canzone d’Arte”, esclusiva e colta, che pure riuscì a penetrare nelle case di tutti.

ACCOMPAGNA QUESTO VIAGGIO IL PIANOFORTE DI JULIAN OLIVER MAZZARIELLO

Accompagna questo viaggio magico il pianoforte talentuoso e internazionale di Julian Oliver Mazzariello. Un omaggio musicale di pregio che vuole restituirci lo spirito autentico di quel tempo in tutta la sua insuperata modernità, che vuole liberare alcune perle di questo repertorio dalle croste del tempo, da contaminazioni inopportune, per restituirle all’atemporalità dei classici.

Introduce all’ascolto Federico Vacalebre, giornalista, critico musicale, autore cinematografico e teatrale, napoletano, autore di

“Storie del Canzoniere napoletano” – (La nave di Teseo) libro la cui prefazione, dello stesso De Crescenzo, racconta la genesi di “Avvenne a Napoli” Passione per voce e piano. 

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